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Mario Ballocco tra pittura e scienza
Conferenza dello storico dell'arte Paolo Bolpagni
Milano, Archivio Mario Ballocco
viale Liguria 20
Mercoledì 23 maggio 2018, ore 17:30
ingresso libero
A Milano in viale Liguria 20, si terrà la conferenza "Mario Ballocco tra pittura e scienza", tenuta dallo storico dell'arte Paolo Bolpagni, docente universitario, direttore della Fondazione Centro Studi sull'Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti di Lucca e responsabile scientifico dell'Archivio Mario Ballocco.
Mario Ballocco si proclamava pittore e percettologo, ma fu anche un docente, un animatore culturale instancabile, un giornalista, un teorico; né va dimenticato che diede un contributo importante allo sviluppo del design in Italia. Le sue opere degli anni Quaranta, antecedenti al soggiorno in Argentina del 1947, sono in bilico tra l'influenza neocubista, spesso evidente nella struttura e nell'impianto, e l'inclinazione espressionista. Dopo il ritorno dal Sud America, all'inizio del 1948, fanno la loro comparsa i Reticoli, le Monadi e le Grate, composizioni ormai astrattiste connotate da un'articolazione cromatica che suggerisce dinamiche spaziali complesse, anche sulla base delle valenze psicopercettive dei colori impiegati. L'attenzione agli aspetti applicativi del lavoro del pittore è già presente, in nuce, in questa fase, nella quale si colloca l'esperienza del Gruppo Origine. Negli anni successivi tali assunti sarebbero sfociati nell'elaborazione di una nuova disciplina, o meglio di una metodologia operativa finalizzata alla soluzione di problemi visivi d'interesse collettivo, che fu chiamata "cromatologia": un modo originale di unire pittura e scienza, teoria e prassi, che fece di Ballocco un grande erede del Bauhaus e un autentico interprete dell'utopia del Moderno.
L'ingresso alla conferenza è libero. Al termine è previsto un cocktail offerto ai presenti.
Milano, 10 A.M. ART Gallery
Visione, logica ed estetica.
La ricerca di Mario Ballocco
27 maggio - 1 luglio 2017
La galleria 10 A.M. ART dedica alla ricerca di Mario Ballocco un'ampia retrospettiva. Le opere in mostra ricostruiscono il percorso artistico di Mario Ballocco partendo dai Reticoli e dalle Monadi, fino ad arrivare alle Grate, opere astratte del periodo del Gruppo Origine che fonda insieme con Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi ed Ettore Colla, per poi passare ai dipinti dei primi anni Cinquanta, nei quali Ballocco comincia ad evolvere verso la geometria pura e la modularità, anticipando gli esiti dell'Arte Cinetica, Programmata e Optical. Si hanno, da ora in poi, lavori dai titoli scientifici che esaltano le indagini sulla percezione, per lo più di natura gestaltica: Effetto di rilievo, Contrasti simultanei, Problemi di unificazione cromatica, Distruzione figurale, Effetti di induzione cromatica.
Completa la mostra un catalogo bilingue italiano e inglese a cura di Paolo Bolpagni in cui sono pubblicati, oltre ai testi critici di Paolo Bolpagni e Serge Lemoine e a un'intervista a Hans-Jörg Glattfelder, un nucleo di lavori selezionati in stretta collaborazione con l'Archivio Mario Ballocco.
Catalogo sfogliabile online / Browse catalogue
Lucca, Fondazione Raggianti
Sguardi paralleli.
Mario Ballocco / François Morellet
24 marzo - 26 giugno 2016
a cura di Paolo Bolpagni
La nuova mostra promossa dalla Fondazione Ragghianti ha due protagonisti: il francese François Morellet (Cholet, 1926), uno dei più grandi e celebrati artisti viventi, tra i maestri indiscussi del contemporaneo, e Mario Ballocco (Milano, 1913-2008), pittore e teorico di enorme talento e genio pionieristico, di cui è in atto da alcuni anni la riscoperta.
Dedicare una doppia personale a Morellet e a Ballocco costituisce il primo tentativo, mai compiuto prima, di accostare i percorsi di due artisti che, soprattutto in alcune fasi delle rispettive carriere, imboccarono "parallelamente" strade analoghe e molto anticipatrici.
I due furono, uno in Francia e l'altro in Italia, precursori, già nei primi anni Cinquanta, di molti aspetti dell'arte cinetica e programmata (e in certa misura anche della Optical Art), che sarebbe esplosa come tendenza generale nel decennio successivo.
Nelle sale della Fondazione Ragghianti saranno esposte circa settanta opere, molte delle quali inedite in Italia, che documenteranno la carriera artistica di Mario Ballocco e di François Morellet dal 1945 agli anni Ottanta.
Brescia, Museo Santa Giulia
Arte cinetica
23 maggio - 8 giugno 2014
Sala dell'affresco
Brescia, Museo Santa Giulia
Novecento mai visto.
Opere dalle collezioni bresciane.
7 marzo – 30 giugno 2013
Brescia, Museo di Santa Giulia (via Musei, 81/b)
a cura di Elena Lucchesi Ragni
con Paolo Bolpagni, Enrico De Pascale, Maurizio Mondini
Inaugurazione: giovedì 7 marzo 2013, ore 17
1950, Senza Titolo
Un percorso nella storia dell'arte italiana del Novecento, dalle premesse del Futurismo fino all'Arte Povera, attraverso le opere conservate nei depositi dei Civici Musei di Brescia e nelle collezioni private bresciane. Capolavori, quindi, poco noti al pubblico e raramente esposti, che fanno di questa mostra un evento di grande interesse.
Con un omaggio particolare a Guglielmo Achille Cavellini (1914-1990), artista e collezionista d'eccezione, figura rappresentativa del clima culturale della Brescia degli anni '60 e '70.
Artisti in mostra: Gino Severini, Romolo Romani, Gino Galli, Mario Nannini, Julius Evola Gerardo Dottori, Fortunato Depero, Giorgio de Chirico, Cagnaccio di San Pietro, Giorgio Morandi, Mario Sironi, Antonietta Raphaël Mafai, Emilio Vedova, Mario Ballocco, Giuseppe Capogrossi, Ennio Morlotti, Alfredo Chighine, Piero Manzoni, Lucio Fontana, Roberto Crippa, Enrico Castellani, Paolo Scheggi, Bruno Munari, Arturo Vermi, Fausto Melotti, Mimmo Rotella, Franco Angeli, Guglielmo Achille Cavellini, Renato Birolli, Mario Ceroli, Giulio Turcato, Mario Schifano, Alighiero Boetti, Eliseo Mattiacci, Pierpaolo Calzolari, Michelangelo Pistoletto, Claudio Parmiggiani, Giovanni Anselmo, Giuseppe Penone, Giulio Paolini, Gilberto Zorio.
Catalogo Grafo editore.
Permanente, Milano
All'origine della forma.
Mario Ballocco Alberto Burri Giuseppe Capogrossi Ettore Colla
16 novembre 2012 - 20 gennaio 2013
a cura di Daniele Astrologo, Paolo Bolpagni e Ruggero Montrasio
1950, Grata nera fondo multicolore (Origine)
L'esposizione propone un'ampia panoramica sulla breve ed intensa parabola del Gruppo Origine fondato nel 1950 a Milano da Mario Ballocco, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi ed Ettore Colla, approfondendo in particolare i successivi sviluppi creativi di ciascun artista.
La prima ed unica mostra del gruppo si tenne a Roma nel gennaio del 1951 presso la galleria di via Aurora, con scioglimento nel mese di aprile dello stesso anno. Pochi mesi di vita ma sufficienti a tracciare la storia di quattro maestri dell'arte italiana del secondo dopoguerra, chiamati a condividere la poetica dell'origine, così come fu teorizzata da Ballocco nell'articolo-manifesto pubblicato nelle pagine della rivista «AZ arte d'oggi»: l'origine della forma è il comune denominatore di una ricerca espressiva, volta alla definizione di un linguaggio arcaico che trova in ognuno un peculiare contrappunto estetico.
La rassegna realizzata alla Permanente intende da una parte ricostruire il rapporto tra i quattro artisti, stabilendo relazioni tra le opere in modo da evidenziarne analogie e differenze e dall'altra dimostrare come la poetica dell'origine, anche dopo lo scioglimento del gruppo, prosegua in ciascuno di loro.
In esposizione, oltre a una ricca documentazione, quaranta opere, provenienti da collezioni pubbliche e private e selezionate dal Comitato Scientifico della mostra, composto da Daniele Astrologo, Raffaele Bedarida, Paolo Bolpagni, Alberto Ghinzani, Ruggero Montrasio, Stefano Roffi e Volker Feierabend. La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue pubblicato da Umberto Allemandi & C..
Fondazione Ragghianti, Lucca
Ritmi visivi. Luigi Veronesi nell'astrattismo europeo
in collaborazione con l'Archivio Luigi Veronesi
9 ottobre 2011 - 8 gennaio 2012
a cura di Paolo Bolpagni, Andreina di Brino, Chiara Savettieri
Stacco del quadrato blu
per sfasamento degli angoli giallo-arancione
1962, acrilico su legno, 80 x 80 cm
Mart, Rovereto
Percorsi riscoperti dell'arte italiana
nella VAF-Stiftung 1947-2010
18 luglio 2011 - 30 ottobre 2011
Equilibrio spaziale 1952
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Mario Ballocco nel suo studio anni '40
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Ultime notizie
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Annunciamo ai collezionisti, agli studiosi e a tutti gli addetti ai lavori che si è costituta l'Associazione Archivio Mario Ballocco, legalmente riconosciuta e presieduta dalla nipote ed erede unica dell'artista, Gabriela Maria Mariotti.
I compiti principali dell'Associazione consistono nella conservazione e valorizzazione delle opere dell'artista e nella realizzazione del suo catalogo generale ragionato.
A tal fine, invitiamo tutti coloro che posseggano opere di Mario Ballocco a comunicarcelo, in vista della loro archiviazione e della successiva pubblicazione nel catalogo generale.
I documenti raccolti saranno infatti tradotti nel catalogo generale ragionato dell'opera di Mario Ballocco.
La documentazione relativa a ogni singola opera di cui si richiede l'archiviazione e la catalogazione dovrà comprendere:
- il modulo di archiviazione compilato in ogni sua parte (scaricabile qui in PDF);
- 1 foto digitale a colori (in alta definizione, di almeno 300 dpi, in formato TIF o JPEG, con base dell'immagine di almeno 20 cm)
- 2 foto a colori del lato frontale dell'opera (formato 18x24 cm)
- 1 foto a colori del retro dell'opera (formato 18x24 cm)
La documentazione fotografica dovrà essere realizzata da fotografi professionisti, in quanto le immagini saranno utilizzate per la stampa del catalogo generale ragionato.
Dopo il necessario esame della documentazione proposta, l'Associazione Archivio Mario Ballocco archivierà l'opera con un codice, e restituirà una copia fotografica al proprietario, certificata sul retro, con il timbro dell'Archivio Ballocco. L'Associazione Archivio Mario Ballocco è l'unico organismo autorizzato a emettere certificati di archiviazione di opere di Mario Ballocco.
Per ogni opera archiviata e inserita nel catalogo generale ragionato dell'opera di Mario Ballocco è richiesto un modico contributo economico (per il quale sarà rilasciata regolare ricevuta), da inviare tramite bonifico intestato a:
Associazione Archivio Mario Ballocco
Viale Liguria, 20
20143 Milano
Qualora vi siano dubbi circa l'autenticità dell'opera, l'Associazione Archivio Mario Ballocco si riserva di richiedere al proprietario di presentarla direttamente nella propria sede di Milano, per consentirne uno studio più accurato e approfondito. Il materiale deve essere spedito a:
Michela Franzini
Viale Liguria, 20 - 20143 Milano
Per informazioni: info@archiviomarioballocco.org
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